A quanto pare l'alta concentrazione di anidride carbonica sarebbe in grado di modificare alcuni recettori di un ormone del sistema nervoso del pesce, il GABA, facendoli diventare eccitatori anzichè inibitori. Questo significa che i pesci "ubriachi di CO2" hanno i riflessi più lenti ma sono anche più "spericolati" e sprezzanti del pericolo. Sottoposti in un esperimento alla scelta di attraversare una zona che "sapeva" di cernia, il loro naturale predatore, quelli ubriachi sceglievano di ignorare il pericolo! I mammiferi acquatici invece, essendo abituati a respirare aria con molta anidride carbonica sarebbero meno soggetti a questi cambiamenti.
Il mare è un mondo che va salvaguardato.
Perché se è vero che il mare può donarci la vita, fornendoci cibo, ma anche energia e medicine
(se ne parlerà nei prossimi post), è anche vero che stanno aumentando i
casi di "malattie da mare", come possono essere i casi dovuti all'"alga
assassina" a Genova in estate, il caso dei sette surfisti finiti tutti
all'ospedale a Rimini questa Pasqua, il fatto che stiano morendo
apparentemente senza motivo enormi quantità di delfini in Perù e nel
Golfo del Messico. Per citare solo alcuni esempi.
Mi sembra consolante però il fatto che esistano molti stupendi e partecipati progetti per difendere questa nostra enorme fortuna da chi ancora non si è accorto di quanti danni stia facendo.
Importante è anche divulgarne l'esistenza perché possano non spegnersi mai!
Importante è anche divulgarne l'esistenza perché possano non spegnersi mai!
Nessun commento:
Posta un commento