venerdì 8 febbraio 2013

Grandi novità per l'archeogia subacquea

Questo articolo è stato modificato dopo la prima pubblicazione.
Stanno procedendo bene le rilevazioni del progetto Thesaurus (TecnicHe per l’Esplorazione Sottomarina Archeologica mediante l’Utilizzo di Robot aUtonomi in Sciami) di cui abbiamo parlato ormai un anno fa. Questo progetto è stato realizzato dai dipartimenti di Ingegneria Industriale e dell'Informazione di Firenze in collaborazione con la Normale e co il CNR e finanziato dalla Regione Toscana.

Thesaurus ha inoltre portato a due spin-off, di cui uno è Arrows (Archaeological RObot systems for the World's Seas), coordinato sempre dall'Università di Firenze e finanziato dall'Unione Europea.

I robot utilizzati per questi progetti sono degli AUV (Autonomous Underwater Vehicle) e sono stati ideati per rilevare, documentare, censire e monitorare siti archeologici sottomarini, relitti e reperti isolati sommersi fino a trecento metri di profondità. Questi robot si muovono in sciame, dialogando tra loro attraverso modem a ultrasuoni. Sono inoltre dotati di apparecchi sonar e telecamere, scansionare il fondale marino e rendere i dati fruibili in modo analogo a Street View e Google Maps, e di un ecografo per verificare la presenza di reperti al di sotto dei sedimenti. Tifone, uno dei tre robot utilizzati per il progetto Thesaurus per esempio, è lungo 3,7 m, pesa 170 kg, può superare i 5 nodi di velocità e ha un'autonomia di 8 ore. I costi di produzione e manutenzione sono contenuti, adatti agli attuali finanziamenti per la ricerca.

lo sviluppo di procedure di visualizzazione tridimensionale dei siti esplorati dai robot autonomi, e integrare tali visualizzazioni con informazioni di carattere storico-archeologico, per creare un vero e proprio ambiente virtuale interattivo che permetterà agli appassionati una visita virtuali di relitti situati a centinaia di metri sotto i mari
Per entrambi i progetti si è scelta come sede per i test l'isola d'Elba, ed in particolare il relitto "dei piatti", nave da carico del 1700, che verrà scansionata mediante sonar, telecamere e laser per ricostruirne la struttura tridimensionalmente.



Un altro progetto ambizioso e unico nel suo genere è l'ideazione di un percorso archeologico subacqueo.
Il progetto è stato ideato dal Laboratiorio del Mare della struttura MarlinTremiti ed è in attesa dell'approvazione da parte della Soprintendenza dei Beni Archeologici per la Puglia, dall'Ente Parco del Gargano ed dal Comune delle Isole Tremiti.
L'idea sarebbe quella di sviluppare alcuni percorsi di immersione dedicati alla scoperta dei ben undici siti archeologici di grande interesse individuati attorno alle Isole Tremiti e del bellissimo fondale. Valorizzare il patrimonio storico archeologico e naturale delle isole quindi, attraverso il loro incredibile potenziale turistico, promuovendo l'attività subacquea in modo responsabile.
Gli undici siti potranno accompagnare il subacqueo attraverso più di 2.000 anni di storia, dalla nave Oneraria Romana del I secolo a.C. al piroscafo a ruote "Lombardo" utilizzato da Garibaldi per la Spedizione dei Mille, al B24 della II Guerra Mondiale.
Solamente per il "Lombardo" sono stati previsti tre percorsi differenti, e uno di questi è proprio il primo ad essere realizzato. Lo si è scelto per la sua posizione e profondità: le parti più interessanti del piroscafo si trovano tra gli 8 e i 10 metri di profondità, quindi raggiungibili anche dai subacquei meno esperti e addirittura da chi volesse fare snorkeling.
Un altro interessante percorso previsto è quello ideato per i subacquei non vedenti: sarebbe il primo percorso subacqueo archeologico di questo tipo.
Nel progetto sono inoltre stati inseriti la realizzazione di una sala museale multimediale che consentirebbe la visione dei siti archeologici anche da parte di chi ... non si volesse bagnare! Questa consentirebbe anche l'organizzazione di eventi, incontri e convegni a tema per invogliare il turismo anche durante la bassa stagione.
Non sono previsti più di 6/8 mila euro per la realizzazione dell'intero progetto, considerando il supporto gratuito del Laboratorio del Mare.

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