domenica 29 settembre 2013

Stop alla morìa di delfini nel Santuario dei Cetacei

Questo articolo è stato modificato dopo la prima pubblicazione.
 
Buone notizie: si è interrotta la morìa di cetacei, sopratutto Stenelle, che si sono spiaggiati sulle coste del Mar Tirreno da Gennaio ad Aprile 2013.
I nuovi rapporti elaborati dalla Banca Dati Spiaggiamenti e dagli Istituti Zooprofilattici Sperimentali stabiliscono che “il numero di spiaggiamenti registrati è rientrato nelle medie degli anni precedenti, e quindi abbiamo motivo di credere che il fenomeno si sia esaurito”.
Nonostante il morbillivirus del delfino sia stato riscontrato solo nel 30/40% dei corpi analizzati, rimane l’ipotesi più probabile della morìa, che ha interessato una popolazione di stenelle giovani, con età comprese tra i 7 e i 20 anni (96% delle carcasse analizzate), cioè animali nati dopo la morìa del 1990-92 determinata da morbillo e quindi sprovvisti di anticorpi specifici per difendersi da questa malattia. 

"Ieri (26-03-2013) in Toscana si è spiaggiato il corpo di una balenottera di 17 metri. Ennesimo brutto segno: negli ultimi mesi sulle coste del Tirreno si sono spiaggiati quasi 80 esemplari di stenella (un tipo di delfino).
Le cause di questi decessi sono ancora sconosciute, anche se ad un primo parere sembrano dovute a malattie."

Ancora più preoccupante è il fatto che tutto questo si svolge all'interno del Santuario dei Cetacei! "Ci troviamo in un'area protetta, eppure non esistono regole per limitare l'inquinamento proveniente dalla costa e il traffico marittimo.
Purtroppo l'accumulo di agenti inquinanti può debilitare questi animali tanto da abbassarne le difese immunitarie e renderli suscettibili a infezioni che possono anche causarne la morte" afferma Giorgia Monti, responsabile della Campagna Mare di Greenpeace.
Lo stesso sostiene Giuseppe Notarbartolo di Sciara, ecologo marino, di cui si può leggere il parere nel post "Come (non) è finita: la moria di delfini nel Tirreno continua".
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"Non si tratta di grandi numeri considerando che la popolazione si conta in decine di migliaia di esemplari, ma dobbiamo ricordare che le carcasse rivenute sulle spiagge sono solo una parte del totale. [..]
In secondo luogo: l'omogeneità del campione, composto integramente da stenelle striate, in grandissima parte adulte. Questo rende qualsiasi ipotesi di agente esterno acuto e diretto (per esempio uno sversamento in mare di materiale tossico oppure rumore) estremamente – se non del tutto – improbabile, perché tale agente esterno avrebbe plausibilmente coinvolto differenti specie di animali marini, oltre che differenti fasce di età delle stenelle."
Nel 2010 le analisi effettuate sulle sogliole pescate in Liguria e in Toscana avevano rivelato la presenza di idrocarburi policiclici e metalli pesanti. Purtroppo in questo senso non sono stati fatti molti altri controlli pubblici. Sono stati invece effettuati svariati test sulle sogliole da parte di Greenpeace che confermano un grave inquinamento da mercurio in queste zone.
"È ora che le Regioni Toscana e Liguria si attivino davvero per tutelare il Santuario dei Cetacei. Greenpeace da tempo ha indicato quale dovrebbe essere la strada da percorrere, ma nonostante la promessa di un tavolo tecnico fatta nel 2011 dai Presidenti delle Regioni, ad oggi ancora nulla è stato fatto. E queste morti ne sono la triste conseguenza" conclude la Monti.

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