martedì 29 gennaio 2013

Ghost fishing: cosa fare se si trova una rete fantasma

Questo articolo è una libera traduzione e interpretazione di:
"Underwater entanglement: prevention, avoidence and resolution"

La settimana scorsa abbiamo parlato del fenomeno del Ghost Fishing e di un'associazione (la Ghost Fishing appunto) che si dedica al problema. Il rischio di rimanere imprigionati in una rete fantasma non è certamente una cosa che capita spesso. Resta comunque molto importante sapere come evitare una simile situazione. E se si rimane impigliati è estremamente importante sapere come liberarsi.
Questa settimana quindi parliamo di come prevenire, evitare o risolvere il problema, tre aspetti molto diversi tra loro, ma ugualmente importanti.

Prevenire
Il rischio di rimanere impigliati, aumenta esponenzialmente in alcuni ambienti di immersione: quelli condivisi con le barche dei pescatori. Alcuni esempi possono essere le scogliere artificiali o naturali e i relitti, luoghi in cui l'alta concentrazione di pesce attira sia i pescatori che i visitatori subacquei.
Fortunatamente esistono siti di immersione protetti, parchi, e iniziative che incentivano gli operatori subacquei a rimuovere le reti che trovano durante l'immersione.
Nonostante le reti da pesca siano il principale motivo di intrappolamento, ci sono altri modi in cui un subacqueo può rimanere bloccato sott'acqua e aree circoscritte o passaggi stretti sono i due più comuni.
Il miglior modo in cui un sub può evitare di impigliarsi è quello di imparare a riconoscere ed evitare i pericoli.

Evitare
Mantenere alta l'attenzione riguardo l'ambiente da cui si è circondati è importante tanto quanto il tenere d'occhio le barche quando si è in superficie e il monitorare la profondità e la propria scorta d'aria.
Facciamo l'esempio di un subacqueo che si sta godendo un'immersione su una barriera corallina.
Un compagno di immersione scorge vicino ad una tana una grande cernia tropicale e gli fa segno di raggiungerlo in fretta. Per non perdersi l'evento il subacqueo decide di precipitarsi verso l'amico, nuotando in linea retta, incurante della matassa di lenza che si frappone tra i due e rimanendovi impigliato.
Il primo errore, che sia colpa del subacqueo o di chi avrebbe dovuto addestrarlo, è stato non prestare attenzione all'ambiente circostante. AttribuzioneNon commerciale Alcuni diritti riservati a thinkpanama
Nonostante la regola sarebbe di stare sempre lontani dalle reti, potrebbe succedere che ci si trovi in un percorso obbligato e dover nuotare per forza vicino ad essa. In questo caso è consigliabile nuotare sopra la rete piuttosto che passarci sotto. E non per scaramanzia!
L'attrezzatura sulla schiena infatti (valvole delle bombole, lacci, etc.) comporta molte più probabilità di rimanere impigliati, mentre passando sopra la rete si hanno un maggior controllo e visuale.
Per lo stesso motivo, se invece si sta nuotando attraverso un passaggio stretto, è meglio cercare di mantenersi più possibile verso il fondo. Le distanze sott'acqua sono ingannevoli, il passaggio potrebbe sembrare più alto di quanto in realtà non sia!
Se si nota una rete bisogna sempre avvertire subito il proprio compagno di immersione e passare uno alla volta in modo tale da essere liberi nel caso l'altro si trovi in pericolo.
Si consiglia anche, per ridurre al minimo il pericolo, di semplificare il più possibile la propria attrezzatura, eliminando accessori inutili e fissando bene tutti gli altri.

Risolvere
Torniamo all'esempio di prima.
Il subacqueo è rimasto impigliato alla matassa di lenza, l'amico se ne accorge e abbandonando la cernia maculata gli si avvicina.
Il primo impulso del subacqueo è quello di voltarsi per vedere che cosa lo sta trattenendo. Questo in realtà non fa che peggiorare le cose. L'amico quindi cerca di fermarlo e di farlo calmare. L'aria nelle bombole è preziosa e respirare troppo velocemente può rivelarsi molto pericoloso. Mantenere la calma è ancor più importante se si è in apnea.
Sempre restando abbastanza distante, cerca la posizione da cui vedere meglio il problema. Dopo, e solo dopo, si avvicina con cautela. Quando, come in questo caso, il colpevole è una rete o una lenza, si deve procedere con un coltello subacqueo o delle cesoie.
Se per esempio ci si è immersi con le bombole e non si può attirare l'attenzione del compagno di immersione né si riesce a raggiungere la fonte del problema, si può cercare di scivolare lentamente fuori dal proprio jacket, e quindi risolvere il problema con una visuale maggiore. Attribuzione Non commerciale Condividi allo stesso modo Alcuni diritti riservati a Saspotato.
Sarebbe anche opportuno fare esercizio ed essere preparati a questo tipo di evenienza quando ci si immerge.

Una volta emersi
Una volta tornati a riva, qualsiasi pericolo si sia avvistato (una rete, una lenza, un rifiuto pericoloso..) ci si deve rivolgere alla Guardia Costiera perché possano procedere con la rimozione.
A meno che non si faccia parte di un gruppo organizzato ed esperto non si deve tentare di rimuovere l'oggetto da sé.
Se invece si sta rimuovendo una rete bisogna prestare la massima attenzione, e stare attenti a portare ogni frammento a riva o sull'imbarcazione, senza lasciarne di galleggianti.

E voi avete mai avvistato una rete fantasma? Avete mai rischiato di rimanere intrappolati sott'acqua? Quali sono le vostre esperienze?

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