venerdì 15 giugno 2012

L'Australia va verso la riserva marina più grande del mondo

Ieri l'Onorevole Tony Burke, Ministro per Sostenibilità, Ambiente, Acqua, Popolazione e Comunità in Australia, presso l'Acquario di Sidney, ha ufficializzato la proposta di legge per la creazione della più grande rete di Aree Marine Protette nel mondo.
La proposta finale della rete di riserve marine riflette i risultati delle recenti consultazioni realizzate in ogni regione marina e la valutazione dei potenziali impatti socio-economici. L'Australian Bureau of Agricultural and Resource Economics and Sciences (Abares) ha effettuato una valutazione socio-economica di ciascuna delle regioni proposte e le valutazioni guardano sia agli impatti diretti che indiretti sul settore della pesca, compresi eventuali impatti sulle comunità che si basano su queste industrie per l'occupazione e l'attività economica. Anche così, alcuni pescatori e alcune comunità che dipendono dalla pesca potrebbero risentire maggiormente di altri dalla creazione delle riserve.
Nelle prossime settimane il Direttore dei National Parks rilascerà un avviso pubblico invitando al commento della proposta: infatti una volta pubblicata sulla Gazzetta del Governo, si avrà sessanta giorni per fornire un commento riguardo l'approvazione delle aree secondo il "Environment Protection and Biodiversity Conservation Act" del 1999. 

Burke ha detto che nel corso degli ultimi dodici mesi, il governo si è consultato con rappresentanti delle imprese del turismo, gruppi ambientalisti e membri del pubblico attraverso 250 incontri in tutto il paese.
"Ho incontrato le parti interessate in tutto il paese e più di 1950 persone sono state coinvolte nel processo di consultazione completo," ha detto. "Il nostro obiettivo è quello di proteggere il nostro ambiente marino unico, pur sostenendo le comunità costiere e le industrie marine in tutto il paese." Nei prossimi mesi, il governo consulterà l'industria della pesca e delle agenzie di gestione della pesca sulla progettazione e realizzazione di un pacchetto di assistenza di regolazione della pesca.

La rete di Aree marine Protette circonderebbero l'Australia, inglobando più di 3.1 milioni di km2, più di un terzo delle acque del Commonwealth e le riserve aumenterebbero da 27 a 60. Queste aree entrerebbero quindi a far parte del National Representative System of Marine Protected Areas (Nrsmpa) approvato nell'ormai lontano 1998. Le zone marine protette collegate in reti sono più resistenti alle pressioni umane di quelle singole e isolate. Gli oceani australiani contengono più di 4.000 specie di pesci e decine di migliaia di specie di invertebrati, piante e microrganismi. 
Le nuove aree marine protette saranno suddivise ulteriormente in zone per permettere di continuare a una vasta gamma di attività purché siano coerenti con l'obiettivo primario di tutelare i valori di conservazione delle riserve. Nella rete saranno incluse zone altamente protette: queste saranno gestite per preservare l'area in una condizione indisturbata e non modificata, quindi le attività estrattive non saranno consentite. 
Questa proposta fa parte di un più ampio progetto che il governo ha avviato nel 1991 per garantire la conservazione marina e l'uso sostenibile degli ecosistemi marini e degli ambienti estuari proseguito poi con l'adesione ai successivi trattati come quello di Rio del 1992 (dove sono stati introdotti i parametri "completa, adeguata e rappresentativa" per le riserve) e quello di Jakarta. 
Si possono trovare informazioni più precise su qui.

Nessun commento:

Posta un commento