mercoledì 5 settembre 2012

Le Caretta Caretta nell'Arcipelago della Maddalena


L'11 Agosto a Giardinelli a La Maddalena in Sardegna, il conducente di un gommone ha colpito una tartaruga marina (Caretta Caretta), ferendola con l'elica del motore.
Fortunatamente se ne è accorto subito e ha immediatamente avvertito l'ufficio per l'ambiente del Parco Nazionale dell'Arcipelago di La Maddalena che ha tempestivamente fatto intervenire i soccorsi.
Per il recupero è stato seguito il protocollo previsto dalla “Rete regionale di recupero e di soccorso della fauna marina selvatica”, una struttura finanziata dall'Assessorato alla Difesa dell'Ambiente della quale fanno parte tutte le aree marine protette della Regione Sardegna, i Centri di primo soccorso e altri Centri di recupero.


La tartaruga è stata trasportata nella Clinica Veterinaria Duemari di Oristano. E' stata chiamata Carlotta, è una femmina adulta in ottimo stato di nutrizione che pesa oltre 57 chili, ed è quindi l'esemplare di maggiori dimensioni ricoverato finora nella struttura. Come adulto riproduttore, la sua guarigione e ritorno in libertà sono particolarmente importanti per la conservazione della specie. Nonostante le quattro ferite sul carapace, le sue condizioni sembrano buone.
Bisogna ricordare comunque, per la sicurezza di tutti, i limiti di velocità imposti nell'area marina del Parco e ulteriormente abbassati, nel periodo estivo, da un’apposita Ordinanza della Capitaneria di Porto di La Maddalena: nel caso di spiagge frequentate dai bagnanti a distanze inferiori a 500 metri dalla costa il limite di velocità è di sette nodi, mentre tra i 500 e 1000 metri di dieci nodi. Ai sensi di una lettura combinata delle norme, all'interno dell'intero Arcipelago di La Maddalena oltre i 1000 metri nel caso di spiagge frequentate dai bagnanti, o 500 metri nel caso di tratti di costa non interessati da spiagge, la velocità non dovrà comunque essere superiore a quindici nodi.

Speriamo comunque di rivedere Carlotta mentre torna in mare proprio come le sue compagne Garibaldina e Mariolina.

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